Australia, blogger critica vino: rischia la denuncia

AppellaustraliaIl caso: Appellation Australia versus Graeme Miller Wines.

I fatti: nel febbraio del 2006, riportando una serie di degustazioni da una manifestazione in Sydney, il blogger Cam Wheeler (Appellation Australia) giudicava in maniera assai negativa due vini della cantina Graeme Miller. Alcuni giorni fa i responsabili della cantina minacciano azioni legali se il post non verrà ritirato dal blog, cosa che Cam Wheeler non intende fare ("dire al pubblico che non ti piace un vino non è illegale"). Sostiene l'azienda:

"...(le critiche del blogger) hanno assolutamente denigrato i nostri vini e la nostra reputazione, hanno creato situazioni imbarazzanti e gravi al punto di compromettere alcuni affari. Un critico del vino ci si aspetta che esprima opinioni, senza denigrare. Si deve comprendere l'impatto che verrà prodotto dalle critiche, anche su altre persone".

L'azienda si lamenta della cattiva pubblicità proveniente dai motori di ricerca a seguito della pubblicazione del post di Appellation Australia.

Infatti, se provate a cercare "Graeme Miller Wines" con Google o Yahoo! risultano con una certa evidenza i post di Appellation Australia e, ora che la questione si allarga nella discussione ad altri blogger, l'immagine negativa della cantina risulta con l'essere sempre più evidente.

Occorre ricordare che questo caso non è il primo in assoluto. Nel settore "giustizia" l'Italia si impegna da tempo a non essere seconda a nessuno: nel marzo-aprile di quest'anno ci fu il caso Stefano Bonilli-Paperogiallo versus Distilleria Levi Serafino, conclusosi senza troppi clamori in questo modo, ovvero con la cancellazione del post da parte dello stesso Bonilli.

Per approfondimenti:

  • Ric Einstein su TORBWine ricostruisce la vicenda con gli scambi epistolari tra i sui protagonisti;
  • i commenti di Tom Wark su Fermentation e di WineCast.

Alla Tamerice di Igles Corelli

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