Flash dai wine blogger (9)

Brevi cenni di cronaca dai wine-bloggers:

  • Wine Blogger Association
    C'è stata una tavola rotonda al Vinitaly, poi, qualche ora fa, un'ottima cena "a quattr'occhi" (ma molti più bicchieri) alla Trattoria Pegaso di Adriano Liloni (blogger pure lui, su per un monte dietro Salò). Confermiamo tutto. L'idea di aggregare i wine blogger è stata lanciata da Franco Ziliani (qui e qui), Aristide la condivide e rilancia.
    Ci è venuta qualche buona idea per cominciare, che condivideremo a breve con il primo nucleo di blogger che hanno già preannunciato interesse ed adesioni.
    Novità a presto, molto presto.
  • Sigrid con Grazia
    Sigrid, l'autore del foodblog Il Cavoletto di Bruxelles, ha raggiunto un importante traguardo e riconoscimento alla sua capacità di realizzare uno dei migliori - se non il migliore - foodblog in giro per la rete. Per una settimana le è stata affidata la cura del blog del magazine femminile Grazia (Mondadori). Ne parla con giustificato orgoglio Stefano Bonilli, Paperogiallo, uno dei blog del Gambero Rosso: Sigrid ha frequentato con successo il master di giornalismo e comunicazione del Gambero Rosso, solo due anni fa.
    I nostri vivissimi complimenti a Sigrid ed ai responsabili di Grazia per la scelta effettuata.

  • A proposito di Gambero Rosso. I rumors che da qualche tempo girano sono confermati: è in vendita il gruppo comprendente la casa editrice e la società D.Gusto proprietaria dei marchi e di altre attività. Da questa vicenda spunteranno minacce o opportunità per Paperogiallo, Nerina Di Nunzio e Massimo Bernardi (ex Peperosso)? Attendendo sviluppi, ecco cosa scrivono nel frattempo Daniela Polizzi e Carlo Turchetti per il settimanale "Il Mondo" (e rilanciato da Dagospia.com):

L'appetito c'è, non fosse altro per­ché l'azienda candidata a passare di mano è il Gambero rosso. An­che se la vendita non è scontata, vista l'aspettativa di prezzo della proprietà, oltre 20 milioni, giudica­ta impegnativa dai pretendenti. Fi­no a qualche settimana fa un man­dato esplorativo era affidato a Maurizio Dallocchio, ex direttore della Sda-Bocconi, per conto dei proprietari. Cioè il nucleo dei fon­datori Stefano Bonilli con la com­pagna Marinella Viglione e altri soci, che hanno il 60,5 % della Grh­Gambero rosso holding attraverso la società Food wine factory, e il fondo Interbanca sgr che possiede il 16% da quattro anni.

Adesso i contatti sono gestiti in modo diretto con i candidati che si sono fatti avanti. Al possibile ac­quisto della quota di controllo Grh (i fondatori manterrebbero un ruolo di rilievo) si sono interessati fondi di private equity come Priva­te equity partners (Pep) e Wise equity. Ma anche gruppi editoriali quali Rcs MediaGroup (editore anche de il Mondo), Mondadori e L'Espresso che potrebbero più fa­cilmente integrare attività e busi­ness enogastronomici che hanno nei media il loro cuore.

Sotto la Grh, nata come gruppo editoriale puro ma ormai fabbrica di contenuti a tutto campo nel food&wine, oggi ci sono due so­cietà che generano un fatturato di circa 20 milioni, appunto, tra atti­vità già consolidate e altre in fase di start up.
La prima è la Gambero rosso edi­tore (pubblica il mensile omonimo e le guide), la seconda è D.Gusto, a cui da un anno sono state conferi­te le attività televisive (RaiSat Gambero rosso channel) e i mar­chi. Tra le iniziative recenti ci sono il lancio della Città del gusto, a Roma, e la prima bandiera all'e­stero con la Gambero rosso inc. a New York. (Daniela Polizzi e Carlo Turchetti)

Idea: tornare a produrre il Recioto Liquoroso

Bio-dinamici, quale futuro?

Bio-dinamici, quale futuro?